Nell'estate del 1956 mi trovavo presso dei parenti a Port St. Louis du Rhône (Francia).

Chiesi loro quanto distava Lourdes e come fosse possibile arrivarci. Mi dissero che avrei potuto prendere il treno da Arles la sera e al mattino sarei stato a Lourdes.

Partii il 14 agosto e arrivai a Lourdes verso le 7 del mattino del 15 Agosto, festa dell'Assunzione. Mi diressi subito verso la Grotta seguendo il flusso dei pellegrini. Trovai posto su di una panca proprio davanti al Grande Candeliere e alla statua della Vergine. Ricordo di aver partecipato ad una messa in francese, durante la quale feci la comunione, poi tornai al mio posto dove rimasi in raccoglimento per ringraziare il Signore presente in me nel pane eucaristico e la Vergine Santa per avermi dato la grazia di trovarmi in quel luogo santificato dalla sua presenza.

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Da quel momento in poi non ricordo più niente fino a quando - erano le quattro del pomeriggio - mi sentii battere sulla spalla da un signore che indossava delle bretelle di cuoio e gentilmente mi invitava a lasciare il mio posto perché di lì a poco sarebbe partita come ogni giorno la processione eucaristica per la benedizione dei malati.

Mi alzai, presi la mia valigia, feci il segno della croce e mi voltai per uscire. Appena fatti i primi passi sentii una voce che mi diceva: “Grazie per essere venuto, ti aspettavo, ma d'ora in poi dovrai tornare portando qui tanti miei figli”. Mi voltai verso la Grotta ed ebbi la sensazione che Maria mi sorridesse.Quelle parole intanto continuavano a martellarmi nella testa fintanto che non uscii dal cancello dal Santuario. La sera partecipai alla processione con i “flambeaux” e anche durante la recita del Rosario e i canti continuavo a sentirmi ripetere quella frase dolcissima.

Il giorno seguente di buon mattino ero già alla Grotta ma l'eco di quelle parole non mi abbandonava. Cercai un confessore alla cappella della riconciliazione e gli raccontai ciò che mi era accaduto. Mi disse: “Nostra Signora ti chiama ad essere guida di tanti che vorranno incontrarla in questo luogo, dove la sua presenza tutta materna si può toccare con mano. Non dirle di no”.

 

 

Corsi alla Grotta e, pieno di entusiasmo, anche se in quel momento non sapevo come esaudire il Suo desiderio, le dissi: “Sì accetto o Madre, ma indicami tu la via”.

Tornato a casa nel mese di settembre parlando con alcune persone proposi loro un viaggio a Lourdes. Un mese dopo partivo per il mio primo pellegrinaggio con un piccolo gruppo di appena 22 persone. Di ritorno, anche su suggerimento di alcuni partecipanti, decisi di fondare l'Associazione “Amici di Lourdes”.

  grotta
  La Vergine dell'Umiltà Patrona di Pistoia
riprodotta sullo stendardo della nostra Associazione