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IL BUON USO DELL'ACQUA DI LOURDES
 

 

MICHEL DE ROTON

Mons. Laurence, vescovo di Tarbes, non perdette sicuramente tempo e il 28 luglio 1858, solo 12 giorni dopo l'ultima apparizione, pubblicò un'ordinanza, con la quale veniva costituita una commissione incaricata di constatare l'autenticità e la natura dei fatti che si erano verificati negli ultimi 6 mesi: “Fatti di un'alta gravità, che coinvolgono la religione, che mettono in subbuglio la diocesi e riecheggiano lontano, sono accaduti a Lourdes dall'11 febbraio scorso. Bernadette Soubirous, giovane ragazza di Lourdes di 13 anni, avrebbe avuto delle visioni alla Grotta di Massabielle, situata ad ovest di questa città; la Vergine Immacolata le sarebbe apparsa; una fontana sarebbe sgorgata; l'acqua di questa fontana, bevuta o usata come lozione, avrebbe operato un gran numero di guarigioni; queste guarigioni sarebbero considerate miracolose; folle numerose sono arrivate e continuano a venire, sia dalla nostra diocesi, che dalle diocesi vicine, per chiedere a quest'acqua la guarigione dei loro diversi mali, invocando la Vergine Immacolata.
L'autorità civile si è mossa; da ogni parte dal marzo scorso, si chiede che l'autorità ecclesiastica si pronunci su questo pellegrinaggio improvvisato (...). Vogliamo che questi fatti siano innanzitutto sottoposti alle severe regole della certezza che ammette una sana filosofia; che successivamente, per decidere se questi fatti sono soprannaturali e divini, si invitino alla discussione di queste gravi e difficili domande degli specialisti versati nelle scienze della teologia mistica, della medicina, della fisica, della chimica, della geologia, ecc.; ed infine che la scienza vi sia compresa e che si pronunci; desideriamo innanzitutto che, per arrivare alla verità, non sia omesso alcun mezzo (...). A questo proposito, abbiamo risolto di istituire nella diocesi una commissione permanente per raccogliere e constatare i fatti che si sono succeduti o che si potrebbero verificare ancora nella grotta di Lourdes, o nel caso, per segnalarceli, farcene conoscere il carattere, e fornirci anche gli elementi indispensabili al fine di arrivare ad una soluzione”. In merito alle guarigioni ed alla fontana, la commissione cercherà di capire “se le guarigioni sono state operate dall'uso dell'acqua della grotta di Lourdes, bevendola od usandola come lozione e se queste guarigioni possono spiegarsi naturalmente o se devono essere attribuite ad una causa soprannaturale”, ma anche “se la fontana che sgorga oggi nella grotta esisteva prima della visione che Bernadette Soubirous pretende di avere avuto”.
Ciò che colpisce in questo testo è l'importanza dell'acqua: essa costituisce un segno che chiede di essere interpretato. Peraltro, le parole “ammalati” e “guarigione” che non appaiono nelle parole del Messaggio, fanno tuttavia parte dell'avvenimento.

La Lettera Pastorale del 1862
La commissione si mise al lavoro, fece analizzare l'acqua ed il 17 novembre 1858 interrogò Bernadette, che fece il racconto delle Apparizioni.
Successivamente fu il vescovo ad incontrarla personalmente, dopo la cresima nella chiesa parrocchiale di Lourdes, il 5 febbraio 1860. E il 7 dicembre di quello stesso anno, davanti alla commissione presieduta dallo stesso vescovo, Bernadette offrì una testimonianza che lo commosse e convinse: “Questa nostra convinzione si basa sulla testimonianza di Bernadette, ma soprattutto sui fatti accaduti successivamente, i quali non possono essere spiegati se non da un intervento soprannaturale”.
Il vescovo pubblica il 18 gennaio 1862 la sua famosa Lettera pastorale sull'Apparizione che ha avuto luogo alla Grotta di Lourdes. Il vescovo inizia con le “Meraviglie della grazia operate in questo luogo nelle anime”. E prosegue: “Dal bene spirituale passiamo alle guarigioni materiali. E qui, quali prodigi abbiamo da raccontare!
Bernadette era stata osservata bere e lavarsi nel luogo indicatole dalla Visione. Questo particolare aveva attirato l'attenzione di tutti. Ci si chiedeva se ciò non fosse l'indicazione di una virtù soprannaturale scesa nella fontana di Massabielle. Spinti da questa speranza, molti ammalati hanno bevuto l'acqua della Grotta. Diversi tra questi, la cui malattia aveva resistito alle cure mediche più efficaci, sono improvvisamente guariti. Queste guarigioni straordinarie hanno avuto subito grande risonanza.
La notizia si è sparsa velocemente ovunque. Ammalati di ogni paese chiedono l'acqua della Grotta quando sono impossibilitati a recarsi di persona alla fontana. Quanti infermi guariti! Quante famiglie consolate! Se chiedessimo testimonianza di tutti costoro, un immenso coro di riconoscenza si leverebbe per proclamare l'efficacia soprannaturale dell'acqua della Grotta. Ci è impossibile enumerare tutti i casi. Ma quello che possiamo affermare è che l'acqua della Grotta di Massabielle ha guarito ammalati che umanamente erano stati dichiarati senza speranze. Simili guarigioni sono avvenute grazie all'uso di quest'acqua priva di ogni qualità curativa naturale. Ciò è stato accertato e dichiarato nel rapporto di specialisti che l'hanno attentamente esaminata. Le guarigioni sono avvenute alcune subito, altre dopo l'uso ripetuto di quest'acqua sia come bevanda che come lozione, e sono permanenti.
Qual è la forza che le ha prodotte? Quella dell'organismo? La scienza, consultata in tal senso, ha risposto negativamente. Queste guarigioni straordinarie, dunque, sono opera di Dio. Ma esse sono in stretto rapporto con le Apparizioni, che ne sono il punto di partenza e di riferimento. (...)”.
Di conseguenza l'Apparizione che si è dichiarata l'Immacolata Concezione, quella che Bernadette ha visto e ascoltato, è veramente la SS. Vergine. Esclamiamo dunque: qui c'è la mano di Dio! (...). Lourdesi, gioite! (...).


L'acqua, la Vergine, il messaggio di Lourdes
Con questa Lettera abbiamo la chiave di lettura del buon uso dell'acqua “di Lourdes”. Essa è e deve sempre rimanere legata ad una persona ed al suo messaggio, puro invito del Vangelo a chiarire i nostri desideri, purificarci e soprattutto bere alla sorgente di acqua viva per diventare sorgente a nostra volta, fare vivere il nostro battesimo, “lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola” (Ef 5, 26).
L'essenziale è la fiducia nella persona di Maria, venuta da parte di Dio, che vuole la nostra guarigione attraverso questo segno vitale: “La tua fede ti ha salvato”, dice Gesù nel Vangelo. Le guarigioni di Lourdes come quelle del Vangelo sono il segno della salvezza “dell'anima e del corpo”, proposta a tutti nella grazia della Redenzione di cui Lourdes è un luogo privilegiato. È tutto il senso delle “preghiere davanti alle piscine” senza dimenticare le guarigioni dei cuori, o conversioni, alla cappella della Riconciliazione, che si accompagnano in uno sforzo pastorale di evangelizzazione della religione popolare, essendo l'acqua un archetipo comune a tutte le religioni. Altrimenti quest'acqua rischia di diventare “miracolosa”, un “feticcio”!

Il pensiero di Bernadette
Bernadette lo aveva capito benissimo. Infermiera a Nevers, ne usava per i suoi ammalati. “Ho un po' d'acqua di Lourdes, gliene darò tutte le sere”, ha risposto ad una suora che le chiedeva una novena di preghiera. “Diamo dell'acqua di Lourdes e preghiamo la Santa Vergine di portare sollievo”.
Bernadette mantiene sempre questo legame stretto con la preghiera e la fiducia in Maria perché sa che potrebbero verificarsi degli abusi. Quest'acqua non è una medicina: bisogna avere la fede e pregare; quest'acqua non avrebbe alcuna virtù senza la fede.
Anche Bernadette stessa forse ne ha usata nella sua malattia, ma il fatto è che, veggente a Lourdes, non è stata guarita. E a Nevers, alla fine della sua vita, ha detto: “Chiedere la mia guarigione, no non ci penso!”. Concentrata sul crocifisso, “Questo mi basta”, non aveva più bisogno di altri segni.

 

 

 

 

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