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SOLO UN NUMERO?
 

 


MARIO BIFFI, CAPPELLANO COORDINATORE ITALIANO

 

 

 

Cinquantesimo! Contano i numeri?

Forse sì, forse no. È però un dato reale che celebrare i vostri cinquant'anni di Associazione, di amicizia a Lourdes, o meglio alla Madonna di Lourdes, è un bel record! Non importa sapere di essere un'associazione più “anziana” di un'altra. Importa invece sapere che lo Spirito che vi ha mossi per tanti anni “era, è e sarà”, senza dubbio, un “buono Spirito.” La vostra non è stata, dunque, la storia di un'azienda, ma la storia dello Spirito. In questo periodo ci saranno stati dei cambiamenti, forse anche degli adattamenti, ci saranno stati volti nuovi di pellegrini, ragioni diverse, ma la fiaccola è rimasta accesa e bene. Voi in tutti questi anni avete fatto il percorso con la fiaccola in mano, con quel cero da presentare e offrire alla Madonna come Bernadette durante le Apparizioni.
Venire a Lourdes in tutti questi anni è stato quindi seguire la stessa chiamata che motivava Bernadette ad alzarsi presto al mattino, a non adagiarsi e fare il percorso “verso” quella oscura Grotta che alla sua presenza si illuminava di fede, di estasi, di pietà, di preghiera, di fiducia, di consolidamento del suo rapporto col divino e di messaggi da ascoltare e da comunicare senza obbligare nessuno a credere.
“Amici di Lourdes”, quanti gesti avete ripetuto in questi anni al di là di quel che significa venire fin dalla vostra Toscana! È stato un rivivere la medesima storia con un significato di valore personale e con un significato di annuncio, quasi missionario, nei confronti della crisi dei nostri tempi.


Ma questa crisi non è la crisi né dello Spirito iniziale, né è la crisi di Lourdes, che è sempre qui, viva, attiva, sorprendente, gratificante per chiunque.

E non è neppure la crisi di Bernadette. Anzi la sua povertà materiale e culturale, la sua semplicità di contadina, di serva e pastorella, la sua arguzia popolare... tutto è diventato vera e propria “ricchezza”, ricchezza spirituale fatta di umiltà, obbedienza, rispetto, ma soprattutto fede, amore, e dono di sé sincero e totale.

Bernadette in un crescendo giornaliero ha scoperto che l'invito rivoltole da Aquero a “pregare e fare penitenza per i peccatori” è diventato il suo voto, il suo impegno.
Sono rimasto sorpreso, leggendo le sue “Note Intime”, da come lei abbia preso sul serio questo impegno. Cosa ancora più straordinaria è che, grazie all'intervento e all'aiuto di Maria, lei abbia fatto la conoscenza del Cristo Crocifisso e del Cristo Eucaristia. Noi conosciamo bene la Bernadette figlia del mugnaio nella sua vita di stenti e di sofferenze fisiche, ma ci manca ancora di conoscere più profondamente la Bernadette suora, che percorre con Maria, “la mia buona Madre”, il cammino della vera umiltà e del più profondo amore per Gesù.
Per 50 anni di viaggi, anzi di pellegrinaggi a Lourdes, la vostra Associazione ha ripercorso questi passi, in modo umile ma profondo, con spirito di penitenza e di preghiera “per i peccatori”, cioè per noi stessi e anche per il mondo. Questo è farsi carico delle vere necessità del mondo da redimere, salvare, rendere nuovo.
“Scandalo per il mondo, ma sapienza di Dio”, ci ricorda S. Paolo. Senza paura, senza crisi, anzi con il medesimo Spirito che vi ha accompagnato per 50 anni, guardate avanti per tanti e tanti anni ancora.

 

 

 

 

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